L’ Orchestra Italiana del Cinema presenta al Ravello Festival 2013:
Charlie Chaplin “La Febbre dell’Oro” – Orchestra Italiana del Cinema & Timothy Brock
Timothy Brock direttore
Proiezione del film con musica originale di Chaplin eseguita dal vivo nella prestigiosa cornice del Belvedere di Villa Rufolo ore 21.30
Prima esecuziona a Ravello.
Posto unico € 30 – Acquista ora
Sul grande schermo del ravello festival ecco “La Febbre dell’Oro”
Timothy Brock esegue dal vivo le partiture scritte per il film da Chaplin
Standing ovation per il cine-concerto al Ravello Festival. Domenica sera l’esibizione dell’Orchestra Italiana del Cinema, condotta dal maestro statunitense Timothy Brock, ha commosso e divertito il pubblico del Belvedere di Villa Rufolo, che ha assistito alla proiezione de “La Febbre dell’Oro”, un classico chapliniano del 1925.
La partitura originale della colonna sonora è stata per l’occasione minuziosamente ricostruita da Timothy Brock, musicologo, compositore e direttore d’orchestra, la cui fama mondiale di maggiore specialista della musica di Chaplin e del repertorio della prima metà del XX secolo è testimoniata dalla collaborazione con alcune tra le più prestigiose realtà orchestrali del mondo.
“Molti conoscono Chaplin solamente come attore e regista – spiega il maestro – ma in pochi sanno quanto fosse un compositore unico nel suo genere. Chaplin amava così tanto la musica che per lui fare un film era quasi un pretesto per lavorare a una colonna sonora.
Capolavori del cinema come “Luci della città” non sarebbero gli stessi senza l’accompagnamento di quelle note”. E sulla difficoltà di rielaborare le composizioni chapliniane racconta: “Chaplin non era un professionista della musica e quindi procedeva con un meccanismo di prova ed errore. Per questo i suoi archivi sono composti da migliaia di fogli tra i quali è stato molto difficile scovare la versione finale di ogni brano”.
Allo stesso Brock è affidato il compito di guidare l’organico di sedici elementi (nell’orchestrazione ricavata da quella originale, più ampia e sinfonica) attraverso l’esecuzione accurata di una partitura a tratti sorprendente per virtuosismo e modernità.